Cestini di semola di grano duro con pomodorini stufati, stracciatella e olive

Questo post racconta una ricetta che partecipa al concorso creato da “Mangiare Matera”.

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Ingredienti:

100 grammi di semola di grano duro Senatore Cappelli “Vero Lucano”
1 cucchiaio di strutto
50 grammi di acqua
2 cucchiai di lievito naturale semiliquido
200 grammi di pomodorini (datterini)
1 spicchio d’aglio
1 cipollotto
150 grammi di stracciatella
20 olive snocciolate sott’olio
sale

Per i cestini:

In una ciotola mettere 100 grammi di farina di grano duro, 50 grammi di acqua, un cucchiaio di strutto, due cucchiai di lievito naturale semiliquido e un pizzico di sale. Impastare a lungo e ottenere un impasto morbido ma ben incordato.
Formare una palla e lasciare lievitare a temperatura ambiente per una notte.

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Reimpastare delicatamente e formare palline da 30 grammi

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Stendere con un mattarello e formare dei dischi spessi circa un millimetro.

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Appoggiare come se fossero fazzoletti i dischi ottenuti su ciotoline da forno rovesciate, dopo aver infarinato bene i dischi di pasta con semola rimacinata.

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Infornare a 180 gradi per 15 minuti. Dato che i forni sono molto differenti, controllate spesso la cottura e togliete dal forno appena iniziano a colorirsi.

 

 

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Per i Pomodorini saltati:

Fare appassire in una padella un cipollotto e uno spicchio d’aglio tagliati finissimi.
Aggiungere i pomodorini tagliati a metà, salare e lasciare appassire.

La formatura dei cestini:

In ogni cestino mettere un cucchiaio di pomodorini, un cucchiaio di stracciatella e unire qualche oliva snocciolata.

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Cavatelli ai Lampascioni

Questo post racconta una ricetta che partecipa al concorso creato da “Mangiare Matera”.

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Ingredienti:

500 grammi di Cavatelli “Vero Lucano”
500 grammi di lampascioni
1 spicchio d’aglio
4 cucchiaio di olio
1 bicchiere di vino bianco secco
sale

Per la salsa di lampascioni:

Pulire e lavare bene i lampascioni, metterli in una ciotola con abbondante acqua e lasciarli spurgare per 24 ore cambiando l’acqua almeno tre o quattro volte. Questo procedimento elimina l’eccesso di sapore amaro tipico del lampascione.

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Tagliare i lampascioni in quattro spicchi e metterli a rosolare un una padella dai bordi alti con due o tre cucchiai di olio e lo picchio di aglio tritato finissimo.

Salare e fare cuocere a fuoco medio per almeno un’ora, aggiungendo ogni tanto acqua e vino bianco, in modo da mantenere i lampascioni sempre bagnati.

Quando sono teneri e ben cotti, frullarne più della metà e rimetterli a cuocere ancora per qualche minuto con quelli non frullati.

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Bollire i cavatelli per 18 minuti, scolarli e condirli con qualche cucchiaio di olio d’oliva (extravergine e buono, ovviamente).

Impiattare i cavatelli, al centro del piatto unire due cucchiai di salsa di lampascioni e spargere parmigiano (o pecorino) grattato.

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Se per caso è disponibile qualche cucchiaio di salsa di pomodoro bella densa aggiungerne qualche cucchiaino al piatto.

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Se poi avanza qualcosa, beh, sapete cosa fare…


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Grissini di semola rimacinata di grano duro Senatore Cappelli

Questo post racconta una ricetta che partecipa al concorso creato da “Mangiare Matera”.

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Ingredienti:

200 grammi di Semola rimacinata di grano duro “Senatore Cappelli”
75 grammi di lievito naturale semiliquido
90 grammi di acqua
1 cucchiaio di strutto
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di sale

Ho inserito in planetaria la farina, il lievito naturale e l’acqua e iniziato ad impastare. Dopo qualche minuto ho inserito il sale e successivamente lo strutto e l’olio.

Ho lasciato impastare sino a quando ho ottenuto una buona incordatura:

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Ho continuato brevemente ad impastare a mano ed ho messo a riposare l’impasto in una ciotola leggermente unta di olio.

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Ho messo a riposare l’impasto nel forno intiepidito. Ogni ora, per tre volte ho fatto pieghe di tipo due. Al raddoppio (il tempo dipende dal lievito e dalla temperatura) ho delicatamente disteso l’impasto sulla spianatoia.

Ho tagliato con una spatola dei bastoncini spessi un dito, li ho delicatamente allungati e posti su una teglia spolverata di semola.

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In forno per 18 minuti a 190 gradi. Se li volete più croccanti, abbassate la temperatura del forno a 150 gradi e fateli “biscottare” per cinque minuti.

Questo è il risultato, anzi era il risultato, sono già spariti quasi tutti…

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Il mio carpione (zucchine e bistecchine di pollo)

Mi hanno chiesto di raccontare come ho fatto questo carpione di zucchine e bistecchine di pollo.

E’ molto difficile raccontare questa ricetta, perchè io e Mariella abbiamo solo messo insieme i ricordi di carpioni delle nostre famiglie e siamo andai rigorosamente ad occhio…

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Abbiamo tagliato a rondelle una enorme zucchina e abbiamo fritto le rondelle in olio di semi. Senza infarinarle. Devono diventare belle colorate di bronzo.

Poi abbiamo lasciato delle piccole bistecchine di petto di pollo per mezz’ora in un uovo sbattuto.
Le abbiamo infarinate poi in semola di grano duro e fritte nello stesso olio delle zucchine.
Per l’olio fate voi, noi abbiamo usato olio di semi.

Sia le zucchine che le bistecchine di pollo le abbiamo messe su carta assorbente per asciugarle bene.

Per il carpione: in una padella abbiamo fatto stufare in parecchio olio due cipolle tagliate grossolanamente, poi abbiamo aggiunto più di mezzo litro di aceto bianco, un quarto di litro di acqua, tre o quattro spicchi di aglio tagliati longitudinalmente e una grossa manciata di foglie di salvia (ce ne vuole tanta). Al primo bollore abbiamo spento il gas.

In una grossa ciotola abbiamo messo a strati le bistecchine e le zucchine, condendo ogni strato con cucchiaiate del carpione (la parte solida: cipolle, aglio e salvia).

Al termine abbiamo ricoperto il tutto con il carpione.

Grissini morbidi alle olive

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Oltre al solito pane, oggi ho provato a fare dei grissini morbidi con olive.

Come al solito le dosi non me le sono segnate, ma più o meno ve lo racconto.

Ho messo nella planetaria quattro o cinque cucchiai di lievito naturale (il mio è semiliquido) e un paio di etti (credo) di farina tipo 2, un pizzico di sale e acqua quanto basta ad ottenere un impasto che si stacca dalla ciotola durante l’impasto ma che rimane molto morbido.

Per ottenere la friabilità dei grissini ho aggiunto due cucchiai di strutto, ma credo vada bene anche olio di oliva o burro.

Ottenuto l’impasto lo ho messo a lievitare in un luogo tiepido, e intanto ho tagliato a pezzetti piccoli una generosa manciata di olive taggiasche.

Dopo un paio d’ore di lievitazione ho allargato delicatamente l’impasto, lo ho cosparso con le olive e arrotolato. Poi lo ho reimpastato, sempre con delicatezza, per non far perdere l’inizio della lievitazione. Poi di nuovo a lievitare.

Quando l’impasto è ben lievitato lo ho posto su un piano ben infarinato con semola e ho ricavato i grissini solo tagliandoli con una spatola. In forno per 150/20 minuti (dipende dal forno).

Mi è rimasto un po’ di impasto: ho ricavato delle palline e le ho fatte friggere in olio di semi. Anche queste sono interessanti…