Archivi categoria: esperimenti

Grissini morbidi alle olive

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Oltre al solito pane, oggi ho provato a fare dei grissini morbidi con olive.

Come al solito le dosi non me le sono segnate, ma più o meno ve lo racconto.

Ho messo nella planetaria quattro o cinque cucchiai di lievito naturale (il mio è semiliquido) e un paio di etti (credo) di farina tipo 2, un pizzico di sale e acqua quanto basta ad ottenere un impasto che si stacca dalla ciotola durante l’impasto ma che rimane molto morbido.

Per ottenere la friabilità dei grissini ho aggiunto due cucchiai di strutto, ma credo vada bene anche olio di oliva o burro.

Ottenuto l’impasto lo ho messo a lievitare in un luogo tiepido, e intanto ho tagliato a pezzetti piccoli una generosa manciata di olive taggiasche.

Dopo un paio d’ore di lievitazione ho allargato delicatamente l’impasto, lo ho cosparso con le olive e arrotolato. Poi lo ho reimpastato, sempre con delicatezza, per non far perdere l’inizio della lievitazione. Poi di nuovo a lievitare.

Quando l’impasto è ben lievitato lo ho posto su un piano ben infarinato con semola e ho ricavato i grissini solo tagliandoli con una spatola. In forno per 150/20 minuti (dipende dal forno).

Mi è rimasto un po’ di impasto: ho ricavato delle palline e le ho fatte friggere in olio di semi. Anche queste sono interessanti…

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Un antipasto semplice e carino

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Ieri ho frullato degli ottimi pelati, li ho salati, ho messo il frullato in un canovaccio e lo ho messo a scolare con una ciotola sotto.

Questa mattina ho prelevato la crema di pomodori dal canovaccio e ho aggiunto un cucchiaio di acqua tiepida in ho sciolto una puntina di cucchiaino di farina di semi di carruba. Ho mescolato bene e messo in frigorifero a rassodare.

Ho preparato una maionese (con limone, senape e sale). Quando si è rassodata ho aggiunto anche qui una punta di cucchiaino di farina si semi di carrube e ho continuato a frullare per un attimo.

Per le crespelle ho mescolato un uovo, un pizzico di sale, due cucchiai di farina e latte quanto basta per fare una pastella morbidissima. Ho poi fatto le crespelle su una piastra leggermente unta.

Ho frullato un pugnetto di olive.

Con un coppapasta ho creato sulle crespelle gli strati di maionese, pomodoro e aggiunto un cucchiaino di crema di olive.

Secondo me ci sarebbe stato bene un paio di capperi.

Anticipazione

Tra qualche giorno la ricetta

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Tiramisu salato (un altro esperimento)

Dopo il panettone salato continua la serie di prove di costruzione di versioni salate di dolci classici. E cosa c’è di più classico di un Tiramisu?

Il primo problema è quello di savoiardi. Dopo qualche prova sono riuscito a farli:

3 uova intere
2 albumi
100 gr di farina
1 cucchiaio di olio etravergine di oliva
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di parmigiano grattugiato

Ho mescolato 100 grammi di farina zero con un pizzico di sale, tre uova e una bella grattata di parmigiano. A parte ho montato due albumi ben fermi e incorporato l’altro impasto con una spatola facendo attenzione a non fare smontare.
Ho messo l’impasto in un sac a poche e fatto le linguette su carta da forno. 15 minuti in forno a 150 gradi.

Bene, adesso per un tiramisu manca la bagna in cui intingere i savoiardi e la crema e la copertura.

Per la bagna ho fatto un brodo facendo bollire a lungo una carota, tre o quattro gambi di cipollotto, un cipollotto, due pomorini ciliegini, un pezzo di merluzzo (circa 120 grammi), due grani di pepe.

Quando tutte le verdure sono diventate tenerissime, ho frullato a lungo, ottenendo un passato molto fluido. Ho regolato di sale ed ho incorporato una tazzina di caffè (si, credeteci e fidatevi).

Per la crema ho fatto una maionese molto soffice (usando anche l’albume, olio di semi e poco olio d’oliva, succo di limone, sale e una cucchiaiata di senape forte).

Ora si monta il tiramisu: ho messo a bagno i savoiardi salati nel brodo (naturalmente raffreddato), li ho distribuiti in un primo strato in una teglietta, ho coperto con uno strato di maionese usando un sac a poche (risulta più soffice).
Ho proseguito con un secondo strato di savoiardi inzuppati e maionese, stendendo bene l’ultimo strato.

Alla fine ho spolverato la superficie con una manciatina di semi di papavero.

Non so che nome dargli (semidolci alle mandorle)

Ormai sapete che mi piace sperimentare. Oggi ho preso una parte dell’impasto della focaccia (quella salata con lievito naturale) e ho mescolato un po di cose, ho lasciato lievitare ancora e ho infornato.

Sono venuti dei “cosi” (paninetti) friabili all’esterno, come biscotti, morbidi all’interno, come focaccia. Direi molto buoni.

200 grammi di impasto della focaccia (lo trovate in un altro post), già lievitato.
60 grammi di farina di mandorle
30 grammi di zucchero
20 grammi di olio extravergine
1 uovo

L’impasto risulta molto morbido.

Impastare il tutto e mettere a lievitare in un  posto tiepido.
Rovesciare su una spianatoia e formare delle palline o dei segmenti come quelli della foto.
Lasciare riposare per 10 minuti e poi infornare a 180 gradi per 15 minuti oppure a 160 gradi per 20 minuti.